Da ormai troppo tempo avevo una bottiglia di Brunello di Montalcino annata 1995 prodotta dalla cantina Fattoria La Gerla, naturalmente mantenuta in posizione orizzontale, al buio a temperatura controllata ed ho pensato che fosse arrivato il tempo di aprirla!
Nel 1976 Sergio Rossi, un ex pubblicitario di successo purtroppo scomparso a luglio del 2011, acquistò l’azienda in questione che era di proprietà dalla famiglia Biondi Santi, ristrutturandola completamente e dopo due anni, nel 1978, creò il marchio “Fattoria La Gerla” per produrre e commercializzare il proprio amato vino.
Ad oggi l’azienda conta ben 11,5 ettari di cui 2 di uliveto, divisi in due zone differenti del comune di Montalcino: Canalicchio (Nord-Est) – Castelnuovo dell’Abate (Sud-Est) e viene portata avanti dalla famiglia Rossi.
Non conoscevo bene questa cantina, ma nella mia vita ho imparato a bere senza pregiudizi, a stappare e ragionare sempre con la mia testa, perché sono convinto che ogni vino sappia raccontare sempre qualcosa di unico.
Ho stappato la bottiglia verso le 12:00 con il cavatappi a lame trovando un tappo ancora abbastanza integro. Ho lasciato ossigenare il vino, senza decantarlo, fino alla sera. Versandolo nel bicchiere pensavo di trovare un vino spento, ma, con gran stupore, devo dire che era in splendida “forma”.
Il colore era di un rosso granato tendente all’aranciato, al naso emanava sentori di fiori leggermente appassiti, frutta matura a bacca rossa, cannella, vaniglia, zenzero, tabacco biondo, cuoio, ma girandolo nel bicchiere cambiava in continuazione emanando note di fungo, spezie come il rosmarino, il pepe e infine una gradevole nota di liquirizia. In bocca presentava ancora un buon tannino setoso e un’ottima acidità, dopo aver deglutito, ritornano prepotentemente tutti i sapori che abbiamo sentito al naso. Eleganza pura, di corpo con una persistenza molto lunga.
Un vino che appaga in tutti i sensi, peccato averne solo una bottiglia!