“Alberto” 2003: Un Capolavoro senza tempo della Cantina Zenato.

La cantina Zenato è davvero una delle gemme del Veneto, fondata da Sergio Zenato negli anni 60, è cresciuta da un progetto familiare ed a oggi è una delle realtà vinicole più importanti d’Italia apprezzata in tutto il mondo. La dedizione alla qualità e il rispetto per la tradizione, insieme all’innovazione tecnologica, hanno permesso di valorizzare anche i vitigni autoctoni per esprimere al meglio il terroir. Ad Oggi la moglie Carla e i figli Alberto e Nadia contribuiscono a questa visione, portando avanti un’eredità di passione e impegno, i loro vini, come fu all’epoca per “Alberto 2003“, riflettono perfettamente questa filosofia, offrendo un’esperienza unica che celebra la tradizione vinicola italiana.

Il vino “Alberto” annata 2003 è un’edizione limitata, realizzata in sole 4000 bottiglie per celebrare i quarant’anni di Alberto Zenato, figlio del patron Sergio Zenato. Composto dal 50% di Cabernet Sauvignon, 35% di Merlot provenienti dall’entroterra lacustre e 15% di Corvina Veronese dalla Valpolicella leggermente appassita, riflette alla perfezione l’eccellenza della produzione vitivinicola italiana.

La bottiglia è stata aperta molto prima (con cavatappi a lame) per permettere l’ossigenazione del vino ma senza versarlo nel decanter. Nel calice si presenta con un bel colore rosso granato che testimonia il suo invecchiamento. Al naso all’inizio risultava molto chiuso con principalmente profumi di sottobosco e cuoio, ma dopo il bouquet è divenuto sempre più complesso e avvolgente, con note di frutta rossa matura, come ciliegie e prugne, che si fondono con sentori di spezie, tabacco, cuoio e legno tostato. Un’elegante nota di vaniglia completa l’armonia olfattiva. In bocca, il vino è corposo e strutturato, con tannini morbidi e ben integrati. Anche dopo molti anni, i tannini restano importanti ma vellutati quasi polverosi, bilanciati da una buona acidità. Ad ogni sorso, il vino evolve, regalando emozioni genuine. Le note di frutta si ripresentano, arricchite da sfumature di cioccolato fondente e un accenno di minerali che conferiscono profondità. Il finale è lungo e persistente che lascia sicuramente un piacevole ricordo.

Nonostante il 2003 sia stato un anno particolarmente caldo, con una riduzione della produzione di uva ma un incremento della qualità, il vino ha saputo invecchiare molto bene, offrendo un’esperienza di degustazione ricca e appagante. Lo consiglio sia agli intenditori sia a chi desidera scoprire un’interpretazione di alta qualità del mondo vitivinicolo.

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