L’azienda Agricola La Monacesca è situata nella regione Marche, nel comune di Matelica, in Contrada Monacesca, lungo la statale che conduce a Fabriano ed ha sede legale ed operativa con deposito e imbottigliamento nel comune di Potenza Picena in provincia di Macerata.
Ho sempre apprezzato la qualità dei vini di questa azienda e il mio preferito rimane sempre il Mirium: la loro riserva di verdicchio con una longevità straordinaria, un vino secondo me strepitoso a cui non riesco a dire mai di no. Ma questa volta sono andato alla ricerca di un loro vino rosso abbastanza datato, per vederne l’evoluzione ed ho trovato un Camerte IGT annata 1999, presso la cantina storica del locale Controcorrente a Latina, mantenuto maniacalmente bene ad una temperatura costante di 15 gradi e soprattutto al riparo dalla luce. Già dall’aspetto mi ha dato una buona sensazione: la bottiglia era coperta da una leggera patina dovuta al trascorrere del tempo, unita a polvere, l’etichetta un pochino rovinata, ma anche questo ha il suo fascino.
Questo vino nasce dall’unione di due grandi vitigni: il sangovese grosso per il 70% e il merlot per il 30 %. Nel bicchiere il vino si presenta di un colore rosso rubino con riflessi granati, al naso sentori di sottobosco, prugna matura, ciliegia matura, fondo di caffè, cioccolato, cuoio, vaniglia, liquirizia con un finale etereo e leggermente balsamico, ma questi sentori sono in continua evoluzione nel calice; in bocca l’alcolicità di 14 gradi lo rende caldo, ma ha un tannino morbido quasi setoso che ricorda la polvere, rispecchiando perfettamente le note sentite al naso, l’acidità e sapidità sono ancora accettabili. Ogni sorso ti regala un’emozione nuova, èmolto persistente e in bocca ti lascia una gradita voglia di berlo di nuovo.
Sinceramente non so se ha margini di miglioramento, credo sia all’apice della sua maturazione, ma per essere un vino di 18 anni direi che è stata veramente una bella esperienza e scoperta.