FATTORIA DEL PINO, UNA GIOVANE ECCELLENZA A MONTALCINO.

La mia passione per il vino e la curiosità di vedere da vicino la maestria, il savoir-faire e la tradizione che si cela dietro ogni bottiglia che stappo, mi portano spesso a conoscere luoghi e incontrare persone uniche. Quest’oggi voglio raccontarvi la mia esperienza nella patria del Brunello.

Prima di arrivare a Montalcino, attraversando i colli senesi, la sensazione che si percepisce immediatamente è quella di essere proiettati in un dipinto: il gioco di colori, il marrone della terra arata, il giallo dorato del fieno e il verde della vegetazione creano un panorama mozzafiato. E poi ci sono le immense distese di vigneti, la cui forma geometrica da l’idea di perfezione.

Durante il soggiorno a Montalcino ho avuto l’opportunità e il piacere di visitare l’azienda vitivinicola Fattoria Del Pino, ubicata nella zona di Montosoli, una collina che si trova a Nord di Montalcino a 300 metri s.l.m.. Il terreno, galestroso con argille calcaree arenacee, la buona ventilazione e l’esposizione della collina ai raggi solari, sono gli elementi vincenti che consentono un’ottima qualità delle uve.

L’azienda nasce nel 2000 da un podere di sei ettari, impiegato ad un unico vitigno: il Sangiovese Grosso, il vero re del territorio.

Immerso nelle vigne sorge un antico casale in fase di ristrutturazione: la parte sottostante è adibita a cantina, pulita e ordinata con bellissime botti da 25 e 50 hl necessarie per l’invecchiamento del vino; i muri rifiniti in pietra viva, con le volte a mattoncini rossi danno la sensazione di andare in dietro nel tempo.

La produttrice Jessica Pellegrini, una donna energica, perfezionista, che ama la sua terra e le sue uve, si impegna in prima persona, con passione e duro lavoro, a coltivare i suoi vigneti per ottenere un’eccellente qualità del prodotto finale.

Mentre degusto i suoi vini, versati direttamente dalle botti, è stato molto interessante e istruttivo ascoltare le dettagliate spiegazioni che Jessica ha fornito in merito alle fasi e ai metodi di produzione. E poi la passione, l’entusiasmo e la grinta che trasmette in ciò che fa, sono caratteristiche che la contraddistinguono.

L’azienda produce tre tipologie di vino: un igt, il rosso di Montalcino e infine il brunello. La prima produzione risale al 2010 per l’igt e il rosso, mentre il Brunello è entrato in commercio per la prima volta nel 2015.

Il lavoro di cantina viene svolto con metodi tradizionali. Per tutte le tipologie, il processo di vinificazione avviene allo stesso modo: una macerazione sulle bucce medio-lunga con frequenti rimontaggi durante la fase tumultuosa e con follature allo scopo di rompere e irrorare il cappello per una maggiore estrazione dalle bucce; la lavorazione è effettuata manualmente. La fermentazione alcolica avviene spontanea, innescata dai lieviti indigeni e i tempi  medio lunghi vanno dai 20 ai 25 giorni. Ciò che li contraddistingue, invece, è il processo di invecchiamento e successivamente di affinamento del prodotto.

In occasione della degustazione in azienda, ho assaggiato tutti e tre i vini delle seguenti rispettive annate: l’Igt VinValè 2013, il Rosso di Montalcino 2012 e il Brunello 2010.

 

L’Igt VinValè annata 2013, viene prodotto con uve 100% sangiovese grosso che crescono dalle viti più giovani; lo si lascia invecchiare un anno in acciaio e quattro mesi in botte di legno di rovere di Slavonia da 25 hl, per poi concludere con l’affinamento in bottiglia per circa quattro/cinque mesi.

È il fratello “minore” di tutti i vini prodotti dall’azienda, giovane e di facile beva. Un colore rosso rubino con riflessi granato; al naso sentori di ciliegia, amarena e frutti di bosco; in bocca morbido, molto fruttato con note di prugna, bacche rosse e vaniglia. Sono state prodotte 3000 bottiglie, questa è la dimostrazione che anche da un igt può nascere un ottimo vino. Alcool in etichetta 14%.

 

Il Rosso di Montalcino 2012 con una produzione di 7.700 bottiglie, invecchia un anno in acciaio e otto mesi in botte di legno di rovere di Slavonia da 50 hl, con un affinamento in bottiglia superiore a 4 mesi. Contraddistinto da un colore rosso rubino, è un vino fresco, intenso, elegante, con una percezione olfattiva/degustativa di frutti rossi, lampone, mora e liquirizia. Molto persistente in bocca, la presenza equilibrata di tannini non disturba l’assaggio e la gradazione alcolica (alcool 15%) risalta molto. A mio parere è un “piccolo brunello” .

Infine, sua maestà il Brunello 2010, 6300 bottiglie prodotte.  La prima fase dell’invecchiamento avviene in acciaio per 12 mesi e prosegue per 48 mesi in botte di legno di rovere di Slavonia da 50 hl; l’affinamento in bottiglia è sempre superiore a sei mesi.

Le emozioni che mi trasmette questo brunello sono fantastiche.  Il colore è quello classico del sangiovese grosso: un rosso rubino scarico tendente al granato. Al naso è molto intenso e decisamente complesso: dominanti sono i profumi di ciliegia, frutti rossi, liquirizia, cannella e vaniglia, che tuttavia non mascherano note balsamiche e di cuoio. In bocca ritroviamo i sentori che abbiamo al naso, ma con una morbidezza unica del tannino, bilanciata da una buona freschezza. Dopo aver deglutito l’ultimo sorso di vino ed aver posato il bicchiere, il sapore rimane in bocca con un intensità magnifica… è un vino eterno!

Tutti e tre i vini possono essere abbinati con piatti elaborati a base di carne rossa e selvaggina, oppure con una buona pappardella al ragù di cinghiale.

 

Un’ azienda giovane, che ha già conquistato professionisti del settore e appassionati più esigenti.

 

 

 

3 commenti

  1. Claudio

    La fattoria del Pino e’ una perla immersa nella natura.
    Solo la maestria e la costanza di una persona speciale ha fatto in modo di servire un nettare meraviglioso che rende felice il palato ed il cuore.
    Brava Jessica

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